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NUOVE REGOLE ANTI COVID-19

Niente più partite per chi non è vaccinato Super Green pass obbligatorio anche nei dilettanti.

Da ieri non bastano più i tamponi per giocare, stesse regole per piscine e palestre.

Da ieri anche chi pratica calcio, fino al più basso livello dilettantistico, dovrà essere munito di super Green pass, quello che viene emesso dopo la doppia vaccinazione o la guarigione dal Covid. Per chi ha scelto di non vaccinarsi, dunque, non basteranno più i tamponi per giocare, come accaduto fin qui. Un cambio di normativa che avrà ripercussioni anche sulle società che potrebbero perdere strada facendo i giocatori che hanno deciso di non vaccinarsi. Dal 10 gennaio, infatti, il super Green pass è necessario per gli sport di squadra e di contatto, ma anche per piscine e palestre, al chiuso o all’aperto.

Restano fuori soltanto, fra gli sport più praticati, atletica, ciclismo, tennis, padel e gli sport equestri. Ma anche in questo caso c’è il vincolo dell’utilizzo dello spogliatoio, interdetto a chi non ha la certificazione verde ’rafforzata’, già necessaria per gli spettatori di tutti gli eventi sportivi. Non vale dunque più il test di negatività al tampone effettuato nelle ultime 48 ore (antigenico) o 72 ore (molecolare), prima di entrare nell’impianto. L’obbligo vale però solo dai 12 anni in su e non si applica per accompagnatori di soggetti non autosufficienti. Sono esclusi anche i professionisti (calciatori fino alla serie C, cestisti di serie A, golfisti e ciclisti), equiparati ai ’lavoratori’ dello sport. Per istruttori, allenatori, maestri basterà invece il green pass base. L’obbligo, invece, è richiesto per svolgere tutte le attività.

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