E’ IL DIRETTORE DI GARA L’ UOMO MATCH DEL RECUPERO DELLA 12ª GIORNATA

L’inspiegabile espulsione di Iliceto condanna la tenace Virtus ad un immeritato k.o.

Finisce 3-0 per gli ospiti il match tra la Virtus Latronico e la Proloco Calcio Spinoso, ma questa volta tutto il merito, ahimè, non va ad alcun atleta in campo, bensì al direttore di gara, unico e vero protagonista di una decisione che, a dir poco, è sembrata alquanto bizzarra. Ma procediamo con ordine.
Pronti via e la Virtus diventa pericolosa con un bel tiro di Sidibé Amara che esce di un soffio fuori. I padroni di casa sentono di avere in pugno la partita, ottimo possesso palla e pressing alla tre quarti di gioco. È ancora Amara a sfiorare il vantaggio intorno al ‘15 di gioco. Lo Spinoso si difende in affanno, ma ecco che entra in campo lo show del direttore di gara. Al ‘31 sull’unica azione di gioco pericolosa sin qui annotata per la squadra ospite, l’esterno di fascia sinistra biancoverde entra in area e si scontra con il numero uno della Virtus dopo che lo stesso Iliceto, in vantaggio, colpisce per primo il pallone. Calcio di rigore ed espulsione diretta del portiere. Inutili le proteste, il terzino Guarino Luciano indossa i guanti ed i panni dell’estremo difensore gialloblù. 
Si va sull’uno a zero. I ragazzi di mister Matinata reagiscono bene dimostrando quasi di non risentire dell’uomo in meno, ma a pochi minuti dalla fine del primo tempo, sull’unico tentativo di cross degli avversari, una sfortunata deviazione di Viola Mario porta il risultato sul 2 a 0


Il secondo tempo è tutto targato Virtus dove l’intera squadra lotta come un leone per cercare almeno il gol della bandiera che, tra l’altro, sarebbe stato meritatissimo. A lungo sembrava che fosse la Virtus in vantaggio di un uomo. Da segnalare un mancato rigore per fallo in area su Viola Antonello ed un paio di conclusioni di Amara. Su tutte, però, una occasionissima di Costanza che di pochissimo manca una deviazione a rete su un bellissimo passaggio filtrante di Viola A. Allo scadere la stanchezza si fa sentire e dopo una bellissima e plastica parata di Guarino c’è il tempo per un ultimo calcio d’angolo per gli ospiti sullo sviluppo del quale il numero 3 avversario trova gloria sfruttando una carambola. Finisce con un beffardo 3-0. 
Un plauso va a tutta la squadra, ai ragazzi che non hanno nulla da recriminare.
Resta il rammarico contro chi dovrebbe garantire la regolarità di un incontro ed invece ne diviene l’artefice consapevole, anzi il protagonista di quanto più antisportivo ci possa essere…rovinare quella che sarebbe potuta essere una bellissima giornata di sport.
Lo Spinoso, militando al vertice della classifica, non ha bisogno di tali prestazioni di arbitri sempre più giovani ed inesperti che per farsi le ossa vengono a rovinarci le domeniche. Magari la partita si perdeva comunque, ma almeno i ragazzi di Mister Matinata l’avrebbero potuta giocare ad armi pari! 

Di seguito la regola n.12 dell’AIA che prevede, contestualmente al rigore, anche il cartellino rosso diretto solo in caso che il comportamento del portiere risulti volontario o antisportivo! Entrambi i casi non erano ascrivibili all’intervento di Iliceto. 

È passibile di espulsione il giocatore che:
  • quando all’interno della propria area di rigore commette un’infrazione contro un avversario, al quale nega un’evidente opportunità di segnare una rete, senza tentare di giocare il pallone oppure trattenendolo, spingendolo o tirandolo.
    Se l’infrazione è commessa nel tentativo di giocare il pallone, il calciatore dovrà essere solo ammonito anche se ha negato l’evidente opportunità di segnare una rete all’avversario. Questa modifica regolamentare ha cambiato profondamente quello che veniva volgarmente definito come “fallo da ultimo uomo” e per il quale, nel regolamento precedente, era sempre prevista l’espulsione.
    La previsione precedente era stata fortemente criticata in quanto eccessivamente penalizzante per la squadra difendente che, oltre a subire un calcio di rigore, vedeva automaticamente espulso il calciatore reo del fallo.
    Al fine di calmierare le posizioni contrastanti su questa particolare situazione di gioco, l’IFAB ha deciso di mantenere l’espulsione in area di rigore al calciatore che impedisce la chiara ed evidente opportunità di segnare una rete agli avversari solo quando il suo comportamento risulti volontario o antisportivo.




 

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